Che dire di questo libro.. È difficile esprimere a parole quello che realmente trasmette, questo è quel genere di romanzo che coinvolge la mente, il cuore, l'olfatto, il tatto. Si diventa un tutt'uno con la storia, ti trascina in un mondo orientale in cui è impossibile non lasciarsi travolgere dagli odori, dai paesaggi incantevoli, da palazzi maestosi e da personaggi intriganti. Un libro che lascia il segno e di cui non vedo l'ora di leggere il continuo. I personaggi sono decisamente i migliori che io abbia incontrato fino ad oggi, descritti alla perfezione senza stancare il lettore, ogni descrizione è così dettagliata che si sente sulla propria pelle. La storia è originale, misteriosa, coinvolgente. Lo stile di scrittura è arcuato, l'autrice ha sicuramente maestria e abilità elevate alla massima potenza. Le parole non sono abbastanza per descrivere un libro che cambia il modo di vedere la lettura. Direi che se dovessi dare un voto, il mio sarebbe sicuramente il massimo. Ottimo libro, ottima storia, ottimi personaggi.
"Cento vite per quella che tu hai strappato. Una vita per ogni alba. Se falliai anche una sola volta, ti strapperò i tuoi sogni. Ti strapperò la tua città. E mi prenderò quelle vite, 1000 volte tanto."
Parlare di questo libro mi mette i brividi, si tratta di un retelling de "Le mille e una notte" ma man mano che si procede questo lato va a sfumare.
La protagonista è Shahrzad, una sedicenne che vive con il padre e la sorella in un mondo orientale, il Khorasan, minacciato dal re dei re, Khalid. A soli diciotto anni questo re è spietato, infatti ogni notte si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo che lui stesso governa, uccidendola all'alba, subito dopo aver consumato le nozze.
"L'amore è una forza unica, sayyidi. Per amore le persone prendono in considerazione l'impensabile… e spesso realizzano l'impossibile. Fossi in voi non ne ridicolizzerei il potere."
Quando la vittima è la sua migliore amica Shiva, Shahrzad si offre volontaria in sposa al tiranno, con l'intento di ucciderlo, di vendicare la sua amica e tutte le donne uccise. Shahrzad terrorizzata, ma decisa nel suo intento, decide di raccontare una storia a Khalid che risulta essere decisamente coinvolto nel racconto. Quando arriva l'alba e la storia non è finita, Khalid decide di sentire il finale la notte successiva. Con immenso stupore di tutto il regno Shahrzad sopravvive alla prima notte e così alle successive.
"Shiva. Cosa devo fare? Io… non riesco più a trovare l'odio dentro di me. Aiutami a trovarlo. Quando vedo il suo viso, quando sento la sua voce… Come posso farti questo?"
Durante la permanenza al castello però, Shahrzad vede vacillare la sua sicurezza, il suo obiettivo, la sua voglia di vendetta. A lungo andare scopre che il tiranno che tanto tormenta gli animi delle ragazze, in realtà non è che una vittima di se stesso. Così, incapace di lottare fra cuore e mente, si lascerà andare a questo sentimento folle ma indistruttibile, e lo stesso farà lui, arrendendosi a questo amore che lo spaventa ma di cui non può farne a meno.
"Odio, condanna, castigo. Come hai detto tu, la vendetta non mi restituirà ciò che ho perso, ciò che tu hai perso. Tutto quello che abbiamo è il presente la promessa di renderlo migliore. Non c'è nessuno con cui vorrei vedere l'alba più di te."
Un amore segreto, ostinato, tenace, che nasce da una bugia, che si nutre di un tradimento, che vive di verità celate, alimentato da un segreto che tormenta. Tutto questo è la moglie del califfo, un romanzo unico, travolgente, vivo.
"Alcune cose entrano nelle nostre vite per lo spazio di un respiro. E dobbiamo lasciarle andare, per consentire loro di illuminare un altro cielo."
Due personaggi che ti entrano nell'anima, a cui non puoi far altro che pensare, imprevedibili, testardi,
Shahrzad è una protagonista unica. Un carattere, deciso e coraggioso al contempo, tormentato dai rimorsi e dalla paura ma questo sentimento invadente le impedisce di mettere a fuoco il suo obiettivo, la immerge in un mondo che non aveva mai visto prima e al quale non può sottrarsi. Testarda nel credere che proprio l'uomo che ama possa aver messo fine alla vita di tante donne, decide di andare a fondo nella storia, ma senza uccidere il suo re, il suo mondo, il suo uomo.
"Una cosa era ricambiare il suo bacio, si era preparata per farlo; ma tutt'altro era desiderare di baciarlo, desiderare le sue attenzioni. Sciogliersi nell'abbraccio dell'assassino di Shiva al primo segno di avversità."
Khalid invece è un personaggio misterioso, silenzioso, affascinante e determinato. Nonostante sia di poche parole, si percepisce subito che è un uomo tormentato, vittima del suo dolore, e determinato di fronte ai suoi sentimenti. Il suo amore per Shahrzad viene manifestato tra le righe, questo sentimento lo cambia, lo trasforma, lo esalta. Lo trascina in mondo fatto di paure e angosce, ma non rinuncia alla sua amata, alla sua calamita. Anche lui combatte tra cuore e mente, mettendo a rischio la sua vita e quella della gente del suo regno, lui sceglie, e sceglie lei, Shahrzad.
"La mia anima riconosce in te la sua eguale."
Viene considerato un fantasy, ma la magia che troviamo non è invadente, anzi, si percepisce appena. E' una linea sottile che rende tutto più magico e incantevole. E sono sicura che nel secondo libro sia molto più presente.
"Ha sofferto moltissimo e mi distrugge sapere che di conseguenza infligga dolore ad altri. Mi tormenta, perché non è il modo di agire del ragazzo che conoscevo. Ma così come voi siete giovane, io sono vecchio, e alla mia età la saggezza diventa meno un diritto di nascita e più un'aspettativa. Nella mia vita, l'unica cosa che ho davvero imparato è che nessuno realizza il meglio di sé senza ricevere amore. Non siamo fatti per vivere da soli, Shahrzad. Più una persona allontana gli altri, più diventa chiaro che ha bisogno di essere amata."
Le suggestive ambientazioni orientali a parer mio sono fondamentali. Vengono descritte in modo eccezionale, i personaggi si muovono in questo mondo coinvolgente, fatto di odori, aromi, ricchezze, cibo, un lusso che rende questo romanzo una favola senza paragoni, un palazzo che nella sua maestosità nasconde misteri, tradimenti, follie. Le descrizioni di abiti, gioielli, armi, tutto viene messo in risalto in maniera sottile ma necessaria per farci vivere tutto questo, tra sguardi rubati, verità nascoste e amori folli, questo romanzo è un manifesto del sacrificio.
"Guardate oltre l'oscurità. Vi è il potenziale per un bene infinito nel ragazzo che conoscevo. Dovete credere che l'uomo che vedete ora non è che l'ombra di ciò che giace al suo interno. Se potete, dategli l'amore che gli permetterà di rendersene conto da solo. Per un'anima smarrita un tesoro simile vale il suo peso in oro. Il suo peso in sogni."
I personaggi secondari fanno da sfondo a questo amore, quelli che ho amato di più sono stati Jalal e Despina che sono molto presenti nel romanzo. I due sono fondamentali nello svolgimento degli eventi, infatti entrambi elevano l'amore di Shahrzad e Khalid, li coprono nelle bugie, li accompagnano nella menzogna, li proteggono dal dolore.
"So molto poco, ma nonostante questo so ben più di te, Khalid-jan. So che l'amore è fragile e che amare qualcuno come te è praticamente impossibile. Come cercare di trattenere tra le dita dei granelli mentre imperversa una tempesta di sabbia. Se vuoi che ti ami, devi tenerla al riparo… E assicurarti che quella tempesta non sia tu."
Amicizie nate da una mancanza di fiducia, amori che crescono nella paura, legami di famiglia spezzati, sorelle angosciate e sentimenti forti fanno di questo libro uno dei più belli che abbia mai letto. Se volete leggere una storia coinvolgente, passionale, struggente, leggetelo, perchè ne resterete incantati!
"Anche tu hai una bella risata. È come la promessa di un domani."
Pieni voti per questo libro, fantastico, ora non ci resta che aspettare il seguito!!
Buona lettura!